lunedì 9 luglio 2018

Montefalco, la ringhiera dell'Umbria e la terra del Sagrantino

Veduta panoramica dal Belvedere di Montefalco - foto di Monica Gatti per il blog La Gatita e il Gattone in viaggio
Veduta panoramica dal belvedere di Montefalco
Il delizioso borgo di Montefalco è descritto come la ringhiera sull'Umbria, in quanto dai suoi belvedere si può ammirare una fantastica vista che spazia da Trevi a Foligno e Spello, fino ad arrivare, nei giorni in cui il cielo è terso, ad Assisi e Spoleto.

Gabry ed io però l'abbiamo visitato non certo per fare foto panoramiche, bensì perché eravamo particolarmente curiosi di assaggiare il famoso Sagrantino, l'oro rosso delle terre di Montefalco.

bicchiere di Sagrantino - Montefalco foto di Monica Gatti per il blog La Gatita e il Gattone in viaggio
Un buon bicchiere di Sagrantino - Montefalco
Il Sagrantino nasce come vino passito da consumare durante le ricorrenze religiose, da abbinare alla carne di agnello e alla colomba pasquale umbra, con il passare del tempo, a questa produzione si è affiancata quella del Sagrantino secco.
Sia il passito, sia il secco devono subire un invecchiamento di almeno 30 mesi, di cui 12 mesi in botti di legno, che sono di rovere nel caso del Sagrantino secco.

Noi abbiamo provato il Sagrantino secco della rinomata cantina Scacciadiavoli e lo abbiamo abbinato ad una buona bruschetta e alle lasagne ai funghi porcini.

Un post condiviso da Monica Gatti (@monica_gatti) in data:

Il Sagrantino è un vino tannico, molto alcolico e devo ammettere che nonostante la bruschetta, la bella porzione di lasagna a cui è poi seguita anche una fetta di torta, il calice di Sagrantino dal bel color granato è stato per me più che sufficiente.

Museo San Francesco Montefalco - foto di Monica Gatti per il blog la Gatita e il Gattone in viaggio
Museo San Francesco - Montefalco
Passato l'effetto Sagrantino, ci siamo recati a visitare il complesso museale di San Francesco che si articola in 5 sezioni: la pinacoteca civica, le antiche cantine dei frati, la sezione archeologica, la chiesa e lo spazio per le mostre temporanee, e poi come sempre ci piace fare, ci siamo persi nei vicoli del borgo, in quanto non c'è nulla di più bello di girare un paese senza una meta precisa, scoprendo vie e vedute nascoste, caratteristiche, che sarebbero rimaste sconosciute ai nostri occhi, se ci fossimo lasciati troppo guidare dalla ligia programmazione turistica.

Piazza della città di Montefalco - foto di Monica Gatti per il blog La Gatita e il Gattone in viaggio
La piazza di Montefalco
A chi consiglio Montefalco?
A chi ama godersi la vita, a chi tra i cinque sensi predilige l'olfatto e il gusto, perché Montefalco con le sue prelibatezze è un borgo da assaggiare, gustare ed annusare.

Che cosa ci dobbiamo ricordare?
Segnatevi sul calendario che la terza settimana di settembre è la più importante perché si tiene la settimana enologica che culmina con la festa della vendemmia, in occasione della quale sfilano carri allegorici e si mangia e si beve in piazza!
Tutti gli eventi vengono ripresi e pubblicizzati dal Consorzio di Tutela dei vini di Montefalco e dal sito Strada del Sagrantino.

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