domenica 19 agosto 2018

L'eterna bellezza di Tivoli, Villa d'Este

Veduta di Tivoli da Villa d'Este - Foto di Monica Gatti
In questi giorni di fine agosto, dove sono subito tornata alla mia routine di ufficio, sono riuscita a ritagliarmi un pò di tempo per riordinare finalmente le foto che ho scattato nella zona di Tivoli e dei Castelli Romani.

Lasciando la verde Umbria e dirigendoci a sud, superavamo la Tuscia ed entravamo a Tivoli. 
La prima impressione non è stata positiva: caldo, afa, strade strette, caotiche e soprattutto squallidi casermoni costruiti negli anni sessanta/settanta, dall'intonaco annerito e scrostato ci davano il benvenuto.
Trovato parcheggio abbiamo iniziato a girare per la città perplessi e spaesati. 
Tivoli non era esattamente come me la ero immaginata, riuscivo solo a vedere una città vandalizzata dalla speculazione edilizia. Mi chiedevo se realmente ci potesse essere qualcosa di bello.
Probabilmente accorgendosi del mio sguardo dubbioso, un signore sulla sessantina mi invitò a proseguire: continuando ad avanzare ci disse che ci saremmo trovati innanzi a Villa d'Este.
Seguendo in maniera ligia le indicazioni ricevute, Gabry ed io abbiamo continuato a camminare fino a trovarci in un piccolo piazzale circondato dai tipici negozietti per turisti. 
La meta era vicina, poco più avanti si accedeva alla villa del Cardinale Ippolito d'Este.
Varcare la sua soglia  è trovarsi catapultati quasi in un'altra realtà, dove la bellezza regna sovrana.

La fontana di Nettuno a Villa d'Este , Tivoli - Foto di Monica Gatti

L'ideatore e costruttore di Villa d'Este fu il Cardinale di Ferrara  Ippolito d'Este.
Ippolito era figlio della famosa Lucrezia Borgia e di Alfonso d'Este.
Amante del lusso, cresciuto alla corte del re di Francia Francesco I, Ippolito riesce a catturarne le simpatie, questo gli spiana la strada verso una splendida carriera ecclesiastica e diplomatica che ne farà il porporato più ricco del suo tempo.

Soffitto affrescato, Villa d'Este - Foto di Monica Gatti
Eletto Governatore di Tivoli, Ippolito accetta mal volentieri di di abitare in un austero monastero benedettino adibito ad ufficio del governo.
Il luogo dove deve vivere deve rispecchiare la sua personalità di uomo di potere, abituato al fasto e alle immense ricchezze. Per realizzare questa villa amena, sceglie uno dei migliori architetti: Pirro Ligorio.

Le peschiere a Villa d'Este, Tivoli - Foto di Monica Gatti
Gli appartamenti della villa sono un tripudio di affreschi e soffitti a cassettoni.
La vera meraviglia tuttavia è il giardino, ricco di fontane dagli splendidi giochi d'acqua.

Fontana dell'Ovato a Villa d'Este, Tivoli - Foto di Monica Gatti
Fastoso, prorompente, è sicuramente uno dei più famosi giardini all'italiana.
Gabry ed io abbiamo passato l'intero pomeriggio a girarlo alla scoperta delle sue fontane!

Particolare del giardino di Villa d'Este, Tivoli - Foto di Monica Gatti
E ho passato l'intero pomeriggio anche a cercare di trovare le inquadrature migliori, compito assai arduo visto i turisti, più numerosi di un intero formicaio, che affollavano il giardino.
Per chi volesse fare delle foto decenti consiglio vivamente di frequentare Villa d'Este solo di primo mattino, prima che arrivino bus carichi di vocianti ragazzine amanti del selfie ad oltranza.

Fontana di Pegaso, Villa d'Este, Tivoli - Foto di Monica Gatti
Le moderne tecnologie hanno trasformato le adolescenti di oggi in scafatissime fotomodelle, mi sono divertita ad osservarle, sanno immediatamente scegliere dove e come mettersi in  posa, manco avessero avuto come professoresse Linda, Cindy e Naomi!

Particolare delle Peschiere, Villa d'Este, Tivoli - Foto di Monica Gatti
In ogni caso la vostra Gatita qualche foto decente senza troppi mosconi è riuscita a farla.

A chi consiglio Villa d'Este?
Agli amanti dei giardini, ma anche alle famiglie con bimbi, che si divertiranno a scorrazzare per il giardino e ad immergere le mani nell'acqua fresca delle varie fontane.

Zampillo d'acqua, Villa d'Este, Tivoli - Foto di Monica Gatti
Con il caldo che faceva, anche la vostra Gatita avrebbe avuto un unico desiderio: imitare Anitona e usare una peschiera come piscina, ma tranquilli, ho resistito.
A presto per Villa Adriana!

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