lunedì 20 luglio 2020

Ripartiamo dal Montefeltro, escursione alla Rocca di Maioletto

Repubblica di San Marino - Foto di Gabriele Greppi

In genere sul mio blog trovate pochissime foto di me, questa immagine è un'eccezione, è stata scattata da Gabriele in lungo week-end di Giugno, il primo che abbiamo potuto fare dopo il lock-down causato dalla pandemia Covid - 19.

Caffè Grand'Italia, Novafeltria - Foto di Monica Gatti

Ci siamo recati nelle terre del Montefeltro. 
Abbiamo alloggiato a Novafeltria, nella bella Villa Magda e ci siamo lasciati conquistare dalla semplicità della vita di paese, dai suoi ritmi tranquilli scanditi da piccoli riti: la colazione al Caffè GrandItalia, le visite ai parenti e le cene nei ristoranti della zona, dove la ghiottoneria di Gabry ha trovato piena soddisfazione alla Locanda Abruzzese gestita dall'impareggiabile Laura.

Ristorante La Locanda Abruzzese, Villa Verucchio - Foto di Monica Gatti

Tuttavia, il primo ed il secondo giorno, presi dall'euforia della ritrovata libertà, ci siamo messi on the road sull'E45 e abbiamo macinato km che ci hanno portato in Umbria, in Toscana e nella piccola Repubblica di San Marino.

Città di Castello, Umbria - Foto di Monica Gatti

Il tempo è stato clemente, soleggiato ma con un delizioso vento che rendeva piacevole girare per le vie che un tempo avevano visto passeggiare ragazzina Monica Bellucci, il cui volto da Madonna rinascimentale è stato immortalato magistralmente nel film Malena di Tornatore.

Anghiari, Toscana - Foto di Monica Gatti

Solo verso Anghiari il tempo si è leggermente rannuvolato e un breve scroscio di pioggia ha reso più afosa la serata.

Frana di Maioletto, - Foto di Monica Gatti

La giornata più bella è stata però quella che abbiamo dedicato interamente all'escursione che ci ha portato ai resti della Rocca di Maioletto.

Sulla Rocca di Maioletto esiste una leggenda nera, si narra che nel castello venissero compiuti dei balli angelici, vale a dire balli pagani ed orgiastici e per questo motivo Dio decise di punire gli abitanti del castello e del borgo distruggendoli con una frana. In realtà il castello ed il borgo sorgevano su un monte a forte componente argillosa, quindi facile a subire smottamenti.

Fiori lungo il sentiero che porta alla  Rocca di Maioletto - Foto di Monica Gatti

Lungo il sentiero che porta alla Rocca potrete ammirare il piccolo cimitero dedicato ai caduti della Prima Guerra Mondiale, oggetto di un recente restauro e la chiesa di San Rocco, dopo di che ci si inoltra nel bosco, dove è un tripudio di pungitopo, e fiori le cui corolle vanno dall'arancio acceso al lilla, al giallo.

dalla cima della Rocca di Maioletto - Foto di Monica Gatti
Arrivati in cima, dopo una ripida salita dove dovrete utilizzare anche delle corde, si apre un panorama spettacolare: avete una visuale sull'intera valle che spazia da San Leo a San Marino, potete ammirare i calanchi, ma soprattutto prati erbosi ricchi di colori e il contrasto tra il cielo azzurro e il giallo delle Ginestre.

Pungitopo e Ginestre, escursione alla Rocca di Maioletto - Foto di Monica Gatti
Con questa escursione mi sono resa conto che la "grande bellezza" del nostro Paese è a due passi da casa e che esistono luoghi quasi sconosciuti che nulla hanno da invidiare a quelli più rinomati. La "piccola Italia", quella dei borghi poco noti nulla ha da invidiare alle mete più note.

Veduta dalla Rocca di Maioletto - Foto di Monica Gatti
Rientrati a Villa Magda, che avevamo tutta per noi, abbiamo concluso la giornata cenando in terrazza: jeans, maglietta, piedi nudi, un bel bicchiere di spumante, ciliegie e pizza al taglio.
Abbiamo brindato così alla ritrovata libertà di viaggiare e di lasciarci meravigliare della bellezza di casa nostra.



domenica 2 febbraio 2020

De Nittis e la rivoluzione dello sguardo

A sinistra fotografia di Alfred Stieglitz, a destra dipinto di De Nittis
A Palazzo dei Diamanti di Ferrara, fino al 13 aprile 2020, è possibile ammirare la mostra "De Nittis e la rivoluzione dello sguardo".

Con Boldini e Zandomeneghi, Giuseppe De Nittis rappresenta la trionfante trinità degli "Italiani di Parigi" che seppero conquistare il cuore delle altolocate signore dell'Epoca Bella.

Foto di nudo primo Novecento, Donna con Corsetto di De Nittis
De Nittis nasce a Barletta nel 1846, e l'assolata Puglia gli rimarrà sempre nel cuore, anche se successivamente si trasferirà dapprima a Napoli e poi a Parigi e Londra. 
Nella città campana frequenta l'Accademia di Belle Arti, ma il suo temperamento poco incline alle regole lo porta a frequenti intemperanze che gli costeranno l'espulsione.
Il nostro "bad boy" dopo avere peregrinato per l'Italia avvicinandosi alla corrente dei macchiaioli ripara a Parigi dove fulmineamente raggiungerà il successo immortalando il mondo fugace dell'aristocrazia.

La Chiesa di Saint Martin a Londra - De Nittis

Nei suoi quadri De Nittis raffigura l'ambiente metropolitano sperimentando nuove e complesse composizioni, ma soprattutto il suo "occhio fotografico" coglie le abitudini della rampante borghesia immortalandola nei suoi luoghi simbolo: gli ippodromi delle corse, i caffè, i parchi ed i boulevard cittadini.

Le corse a Longchamp - De Nittis
A due anni dal suo arrivo a Parigi, il sanguigno pugliese è già soprannominato "il pittore delle parigine", ma a differenza di Boldini che si sposerà solo ad ottant'anni, De Nittis verrà conquistato ben presto dall'avvenente Leontine, modella leggiadra di impareggiabile fascino che diventerà successivamente sua moglie, nonché una delle protagoniste dei suoi quadri.

Giornata d'Inverno - De Nittis
In "Giornata d'Inverno", dietro un magnifico paesaggio invernale, la snella figura di Leontine, vestita di un abito color crema, domina la scena. 
Leontine incarna alla perfezione l'ideale estetico di De Nittis, è la donna curata non solo quando deve uscire per recarsi all'Operà o in qualche salotto, ma anche tra le mura domestiche, nell'intimità della sua casa, lei vibra di grazia.

Il salotto della principessa Mathilde - De Nittis
Uno dei più bei quadri della mostra è sicuramente "Il salotto della principessa Mathilde". Si tratta di un quadro cinematografico per la sua composizione e l'inquadratura. Lo spettatore non può che concentrarsi dapprima sui fiori e gli oggetti posti sulla tavola, successivamente lo sguardo si posa sulla schiena e la nuca della misteriosa dama in primo piano, per poi passare ai protagonisti del vivace salotto.

Le fotografie sono di Costant Puyo, il dipinto di De Nittis

La particolarità della mostra di Palazzo dei Diamanti sta proprio nell'avere accostato ai quadri, fotografie d'epoca, alcune sono del noto fotografo Stieglitz, altre di Costant Puyo come quelle sopra intitolate "Donna in barca sulla Senna".


L'epoca bella continua a farci sognare in questi tempi di crisi.


Mondo perduto, mai così mitizzato come in questi anni pieni di insicurezza e volgarità. 
Le mostre dedicate agli italiani di Parigi dimostrano forse la voglia di ritrovare bellezza, compostezza ed eleganza, ma la Belle Epoque è stata bella soprattutto se nascevi dalla parte giusta, come del resto in tutte le epoche.