Lauren Bacall è una delle mie
attrici preferite.
Moglie di uno dei miti di
Hollywood, Humphrey Bogart, lo sedusse durante la lavorazione del film “Acque
del sud” dove interpretava con una buona dose di humor un’avventuriera spavalda
ed insolente con gli uomini.
Lo irretì con una battuta di
scena “Se hai bisogno di qualcosa non hai
che da fischiare. Lo sai come si fa? Unisci le dita e poi fischi, così.”
Nulla di che, ma era il modo in cui l’aveva pronunciata che fece capitolare Bogie;
tono sicuro e leggermente beffardo, e il suo famoso sguardo in tralice che
faceva sembrare i suoi occhi verdi più grandi e languidi.
Lauren, nata Betty da una
famiglia originaria dell’Europa dell’Est, venne definita un incrocio tra Greta
Garbo, Marlene Dietrich, e Mae West, e descritta come un’incendiaria
seduttrice. Era in realtà una tranquilla ragazza che per non pesare sulla sua
famiglia fece svariati lavori: dalla strillona per le riviste di teatro, a
maschera per il cinema.
Insomma, questa ragazzona sarebbe
piaciuta al Ministro Fornero: facendo tutti questi lavoretti per campare
dimostrava di non essere choosy.
La ruota della fortuna gira per
tutti, prima o poi, e così è stato anche per Lauren. La sua figura alta, snella,
di un’eleganza naturale non sfugge agli occhi esperti di Diana Vreeland, primo
mitico fashion editor, che la contatta e la piazza sulla copertina di Harper’s
Bazar. Si aprono le porte del mondo della moda e Lauren, ancora Betty, inizia a
sgambettare negli atelier della Settima strada di New York, posando anche per
le copertine dei giornali della sua pigmaliona, la prima “Direttora” Vreeland
ne predice una fulgida carriera.
Profetica Diana! Il regista
Howard Hawcks è fulminato da una delle cover di Lauren e la impone per Acque
del Sud, quella giovane modella dallo sguardo sfrontato lo ha tramortito, ma
sul set, sarà il più esperto Bogie ad averla vinta, e a fare di questa
diciannovenne dagli scintillanti e ironici occhi verdi, la sua compagna per la
vita.
Il marchio di fabbrica di Lauren
saranno proprio gli occhi, o meglio ancora lo sguardo vivido, che rivelava
un’intelligenza acuta e sottile. Quando il cinema le volge le spalle, Lauren se
ne infischia e calca le scene teatrali, ricevendo molti anni dopo, dalle mani
di Walter Matthau il Tony, l’oscar per il teatro.
Questa splendida attrice è stata
per molti anni una fedelissima cliente di Christian Dior di cui rappresentava
alla perfezione l’ideale femminile.
Labbra rosso fuoco e capelli che
incorniciano il volto con l’immancabile onda se si vuole imitare Lauren, e poi
trench corti e stretti in vita, abiti in satin e gonne lunghe e ovviamente un
portamento da diva!
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