sabato 28 settembre 2013

Editoriale: Tempo di bilanci


"La donna aveva superato i quaranta. Come dicono i marinai tornati dalla Terra del Fuoco, avevano dunque oltrepassato la linea, la linea fatale più tremenda dell'equatore, quella linea che una volta superata non si riattraversa più sui mari della vita. Ma sembra non se ne curassero. Nessun ombra di malinconia sfiorava quelle belle fronti." - Barbey d'Aurevilly, Le diaboliche
Manca pochissimo e finalmente saranno "anta", ufficialmente non sarò più una signorina ma una signora, una adulta a tutti gli effetti!
Di bilanci nella mia vita ne ho fatti veramente pochi, non sono una contabile, troppo occupata a macinare metri che si trasformano in km per raggiungere gli obiettivi prefissati, con testardaggine come mi hanno sempre detto in molti, con tenacia ribatto io. Il testardo è colui che si impunta e che finisce per deragliare, il tenace vede gli ostacoli, li schiva, muta il cammino ma non la meta.
Come tutti ho avuto alti e bassi, ho incontrato e abbandonato persone, ho sbagliato ed ho imparato.
In questi ultimi mesi la lezione più importante che mi ha dato la vita è comprendere il valore tempo...tra letti dalle lenzuola immacolate, camici azzurri e bianchi, e l'odore tipico, indescrivibile di quei luoghi che si stampa prima o poi nella memoria di tutti, mi sono ritrovata a chiedermi che cosa era giusto fare, a ripercorrere i ricordi. Ho viaggiato nella memoria per forza d'inerzia, ho vissuto i più violenti sentimenti contrastanti per poi premere di nuovo sull'acceleratore per non pensare.
Io e papà, io e mamma, io e mio fratello, io e Gabry, io e tutte le persone che sono diventate mie vere amiche, io e me stessa, io e il tempo.

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